Facoltà

Nessuno ricorda quando i vicini hanno iniziato a chiamare i McCutcheon per lamentarsi del canto ad alta voce dalla camera da letto del giovane John. Non sembrava fare molto bene, però. Perché, dopo una battaglia traballante e sbilenca tra lezioni di piano e baseball (era un pianista mediocre e un cacciatore di stelle), aveva "trovato la sua voce" grazie a una chitarra a buon mercato per corrispondenza e un libro di accordi usato.

Da tali inizi infausti, John McCutcheon è emerso come uno dei nostri cantanti popolari più rispettati e amati. Come strumentista, è un maestro di una dozzina di diversi strumenti tradizionali, in particolare il raro e bellissimo martello dulcimer. Il suo modo di scrivere canzoni è stato acclamato da critici e cantanti di tutto il mondo. Le sue trenta registrazioni hanno ottenuto ogni onore immaginabile, comprese sette nomination ai Grammy. Ha prodotto oltre venti album di altri artisti, dai tradizionali violinisti ai cantautori contemporanei fino a opere educative e documentaristiche. I suoi libri e materiali didattici hanno introdotto i musicisti in erba alle gioie della propria musicalità. E il suo impegno per le organizzazioni politiche di base lo ha messo in prima linea su molte delle questioni importanti per le comunità e i lavoratori.

Anche prima di laurearsi con lode alla St. John's University del Minnesota, questo nativo del Wisconsin letteralmente "si dirigeva verso le colline", rinunciando a un'aula universitaria per l'aula dei campi di carbone del Kentucky orientale, aule sindacali, chiese di campagna e sale da ballo di piazza. Il suo apprendistato presso molte delle figure leggendarie della musica degli Appalachi ha radicato l'amore non solo per la musica fatta in casa, ma anche un senso di comunità e radicamento. Il risultato è musica... sia tradizionale che dal suo vasto catalogo di canzoni originali... con il segno profondo del luogo, della famiglia e della forza. Ha anche creato uno stile narrativo che è stato paragonato a Will Rogers e Garrison Keillor.

Il Washington Post ha descritto John come il "Rustic Renaissance Man" della musica popolare, un soprannome viziato solo dal suo eufemismo. "Chiamare John McCutcheon un 'cantante popolare' è come dire che Deion Sanders è solo un giocatore di football..." (Dallas Morning News). Oltre al suo solito circuito di grandi sale da concerto e teatri, John è ugualmente a suo agio in un auditorium di una scuola elementare, in un palcoscenico di festival o in una manifestazione agricola. È un vortice di energia che racchiude cinque vite in una. Solo negli ultimi anni è stato protagonista di una dozzina di festival diversi in Nord America (comprese ripetute esibizioni al National Storytelling Festival), ha registrato una composizione originale per la Virginia Public Television che ha coinvolto oltre 500 musicisti, ha girato l'Australia per la sesta volta, ha girato il Cile a sostegno di un'iniziativa per la salute delle donne, è apparso in un concerto tributo a Woody Guthrie a New York City, ha tenuto un concerto in primo piano allo Smithsonian Folklife Festival, ha insegnato abilità artistiche in un college della Carolina del Nord, ha tenuto concerti di musica sinfonica in tutta l'America, è stato presidente del Local in più rapida crescita nella Musicians Union e si è esibito in un concerto speciale alla National Baseball Hall of Fame. Tutto questo nel suo "tempo libero". Il suo "vero lavoro", si affretta a sottolineare, è padre di due figli adulti.

Ma è nelle esibizioni dal vivo che John si sente più a suo agio. È ciò che ha portato la sua musica nelle vite e nelle case di uno dei pubblici più ampi che un musicista folk abbia mai goduto. Persone di ogni generazione e provenienza sembrano sentirsi a casa in una sala da concerto quando John McCutcheon sale sul palco, con ciò che i critici descrivono come "piccole imprese magiche", "mozzafiato nella loro disinvoltura e grazia..." e "come un conversazione con un vecchio amico illuminante."

Che sia sulla stampa, su disco o sul palco, poche persone comunicano con la versatilità, il fascino, l'arguzia o il puro talento di John McCutcheon.